Primo consiglio, per realizzare un manufatto in argilla c’è assolutamente bisogno di un tavolo da lavoro, dove poter poggiare la terra da manipolare, gli attrezzi necessari e tutto quello che può essere utile per la realizzazione dell’opera. Sul tavolo è utile avere a disposizione una tavoletta di legno rivestita in bachelite (economicissima) o un piccola lastra di marmo dove poter poggiare l’argilla resa in pezzi o a cordoncini quanto mai necessari. Sul tavolo è assolutamente utile la presenza di un diffusore-spruzzino per l’acqua. Vi consiglio di riciclare quelli contenenti detersivi, ben ripuliti e sciacquati. Altro elemento indispensabile e la “barbottina”. Che non è la figlia giallognola e secchiona dei barbapapà ma, come dice Wikipedia, “è un legante liquido, ma piuttosto viscoso e di consistenza cremosa, ottenuto dall'impasto di acqua e argilla in quantità variabili a seconda dell'uso. In alcuni casi si può aggiungere alla miscela anche una piccola quantità di aceto. Nella lavorazione della creta, ha principalmente lo scopo di legante tra pezzi di una stessa opera lavorati separatamente. È comunque utilizzata anche per il "colaggio", cioè la tecnica di colare l'impasto di argilla liquida (barbottina) all'interno di uno stampo in gesso”. Qui torna l’utilità della tavoletta di legno o in marmo per lavorare meglio l’argilla, ma anche per raccogliere a fine lavoro, o il giorno dopo, con una paletta, i resti secchi di argilla e porli in un barattolo di vetro con tappo e aggiungervi acqua. La polvere la potete raccogliere anche dopo la carteggiatura del pezzo. Altri elementi utili per lavorare l’argilla sono le così dette stecchette o meglio mirette in legno o legno e ferro o solo ferro, che potete realizzare voi, con legno e fil di ferro, o acquistarle in un qualsiasi negozio di belle arti, ce ne sono molteplici , scegliete quelle con la forme che più vi aggradano, con l’utilizzo troverete nuove funzioni e riuscirete a fare di tutto e di più. Altro attrezzo utilissimo e comodo è la “torniella”. Ne esistono diversi tipi, dalle più semplici ed economiche, adatte anche agli hobbisti, fino a quelle più complesse e costose, che sono di solito retaggio dei decoratori professionisti, al supporto girevole che si usa per la TV. Sotto il tavolo, invece, è buona cosa avere sempre a portata di mano un secchio d’acqua con delle spugne o, meglio ancora, dei pezzi di tappezzeria di poltrone o divani in gomma piuma, mi raccomando non staccateli dai divani che ancora utilizzate nelle vostre abitazioni. Queste serviranno per inumidire l’argilla o per rifinirla.
Secondo fondamentale consiglio è la presenza di una comoda seduta. Indicata non tanto per lavorare in tale posizione, che fa crescere le maniglie dell’amore e la panza, quanto, per fare piccole pause di riflessione e relax, osservando l’andamento del lavoro e ponderando quelle che saranno le prossime mosse per la realizzazione del manufatto. La più raccomandata è quella con le rotelle che permette spostamenti rapidi e poco rumorosi.
Assolutamente indispensabile il terzo consiglio, all’occorrenza avere a portata di mano della sanissima musica rigenerante che aiuta sempre il flusso creativo. Computer o stereo con casse adeguate, musica a vostro piacimento e gusto. Non vi dico i miei, ma li capirete presto.
Quarto e ultimo, ma non per importanza, super consiglio ,riguarda l’utilizzo delle proprie mani. Si può lavorare l’argilla anche a quattro mani come Demi Moore e Patrick Swayze nel film “Ghost” o con tante mani come una più moderna Gang Bang, insomma a ciascuno il suo, non sarò di certo io a giudicare. Di mani ne esistono di diverse forme, dimensioni e colore, ma il colore della pelle per l’argilla non ha assolutamente importanza, le forme e le dimensioni, invece possono aiutare. Le mani fungono da attrezzo e quindi dipenderà da come verranno utilizzate. Anche con queste, con il tempo e l’esercizio, si potranno trovare nuove funzioni e riuscendo a fare di tutto e di più.
Buona creazione.
Freaklab